Impossible feelings of silent giants

on Laverna 2011 / Lav45
10/01/2011 Creative Commons BY-NC-ND
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Impossible feelings of silent giants è una rappresentazione metaforica dell'essere umano. Quello che da un parte rappresentano i testi biografici negli ultimi 3 anni della mia vita non escludono interpretazioni soggettive universalmente valide e veritiere. Se da una parte l'approccio audio-foto implica un'associazione prettamente "industrial" del genere ambient/dark qui espresso, dall'altra si apre ad un coinvolgimento sinceramente più intimo e personificabile dell'ascoltatore. È difatti nella risonanza di chi ascolta che rientra la scenografia completa del lavoro qui presentato: uno scenario aperto al sillogismo Uomo-Cuore-Gigante che si nutre degli stessi sentimenti e percezioni del fruitore. In ogni caso è l'esperienza ad essere protagonista, in chi si sposa, nello stesso spazio di frequenze, al voler sentirsi più o meno gigante. Noi, schiavi umani, siamo tutti Giganti. Ma in che modo? Prigionieri o poeti scrittori del nostro essere? Sta a chi ascolta, più che leggerlo o visi…
Impossible feelings of silent giants è una rappresentazione metaforica dell'essere umano. Quello che da un parte rappresentano i testi biografici negli ultimi 3 anni della mia vita non escludono interpretazioni soggettive universalmente valide e veritiere. Se da una parte l'approccio audio-foto implica un'associazione prettamente "industrial" del genere ambient/dark qui espresso, dall'altra si apre ad un coinvolgimento sinceramente più intimo e personificabile dell'ascoltatore. È difatti nella risonanza di chi ascolta che rientra la scenografia completa del lavoro qui presentato: uno scenario aperto al sillogismo Uomo-Cuore-Gigante che si nutre degli stessi sentimenti e percezioni del fruitore. In ogni caso è l'esperienza ad essere protagonista, in chi si sposa, nello stesso spazio di frequenze, al voler sentirsi più o meno gigante. Noi, schiavi umani, siamo tutti Giganti. Ma in che modo? Prigionieri o poeti scrittori del nostro essere? Sta a chi ascolta, più che leggerlo o visionarlo solamente, scoprirlo. E forse, non senza qualche sorpresa... William Capizzi
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